Artroprotesi di anca: la via anteriore mininvasiva

L’ intervento chirurgico di artroprotesi di anca è oggi una delle procedure ortopediche maggiormente eseguite al mondo; la ragione di questo successo è da ricercarsi nel grande miglioramento che si può ottenere, una volta operati,  nella capacità di tornare rapidamente a svolgere le comuni attività quotidiane.
Il consumo della cartilagine articolare, causato in genere da usura, malattie reumatiche o da esiti di traumi, determina l’insorgenza di artrosi. L’artrosi si associa col tempo a deformità dell’osso sottostante la cartilagine usurata,  determina la comparsa di dolore e di progressiva limitazione di movimento, con perdita delle normali autonomie quotidiane.
Lo scopo dell’intervento di protesi d’anca è quello di eliminare il dolore e di consentire un buon recupero dell’articolarità e della funzionalità dell’articolazione stessa; questo è reso possibile dalla ’sostituzione’ delle superfici ossee malate sia sul versante femorale (testa) che del bacino (acetabolo).

Chirurgia Mini-Invasiva

Negli ultimi anni ha preso piede il concetto di Chirurgia Mini-Invasiva: un approccio paradigmatico differente alla chirurgia ortopedica, votato al rispetto e alla conservazione del patrimonio osseo, muscolare e tendineo, con lo scopo di ridurre le complicanze ma anche di accelerare i tempi di recupero.

La via d’accesso anteriore, rispetto alle vie chirurgiche tradizionali antero-laterale, laterale diretta e postero-laterale, permette di raggiungere l’obiettivo con risparmio tessutale e minore invasività, grazie anche all’introduzione di strumentari dedicati e dall’acquisizione di una tecnica chirurgica scrupolosa e precisa.  Tramite la chirurgia mininvasiva si possono rispettare le inserzioni tendinee dei muscoli dell’anca, che non sono quindi sezionati  ma solo divaricati tra loro.

I vantaggi

L’intervento è meno traumatico, comporta minore perdita di sangue, minor dolore post-operatorio e tempi di recupero più veloci. Inoltre, si evita il pericolo di lussazione della protesi permettendo alla persona di iniziare a muoversi subito dopo l’intervento.